La casa del Destino by Jessie Burton

autore:Jessie Burton [Burton, Jessie]
La lingua: ita
Format: epub
editore: La nave di Teseo
pubblicato: 2023-01-14T23:00:00+00:00

17.

Mentre sul canale spunta finalmente la primavera, nella casa sullo Herengracht cala un secondo inverno. Fuori i cieli diventano sempre più azzurri, ma dentro la luce diminuisce. Gli abitanti della casa inciampano nella semioscurità, negli angoli bui, nei corridoi innavigabili. Cornelia ripone i colli di pelliccia e le mantelle pesanti negli armadi e tira fuori quelle più leggere, ma non vanno mai tutti insieme da qualche parte. Nessuna visita al serraglio o ai giardini in fiore, nessun indolente giro al mercato. È come se si fosse rotto qualcosa e non fosse più possibile tornare indietro, recuperare le parole scoccate come dardi, il fantasma di una madre scagliato come una lancia per trafiggere il cuore del nemico. E non si tratta solo degli spettri scomparsi da tempo, ma anche di quelli che potrebbero non arrivare mai. I mariti e i bambini, i mattoni che alle donne viene detto di usare per costruire la propria vita.

La zia Nella non esce dalla sua stanza. Sono più di due settimane che Thea non la vede: un sollievo, a suo modo. Non vedere Jacob, in realtà, è un sollievo ancora maggiore, ma Thea non ha quasi visto nemmeno il padre: ognuno tira dritto per la propria strada ed evita di incrociare gli altri. Non è una cosa difficile da fare in una casa di quelle dimensioni. Si sentono le porte chiudersi, le assi del pavimento scricchiolare, il rumore dei passi, e si può pertanto decidere quale direzione prendere: ma nessuno sa cosa facciano in realtà gli altri. Solo Cornelia continua a svolgere le sue attività abituali: cucina piatti che a quanto pare nessuno vuole; sfrega e pulisce; fa il pane, lo taglia, ci spalma sopra un bel po’ di burro e lo lascia davanti alla porta della zia Nella. La zia adora pane e burro, ma è roba da bambini, e Cornelia le dà il conforto dell’infanzia.

Che lo faccia pure, pensa Thea. Che mangi pure croste di pane, dopo quello che ha detto.

Ma nel profondo Thea sta male, non sopporta che le cose debbano andare così, che tutto sembri sul punto di svanire. L’unico suo sostegno, in quei giorni, sono le ore trascorse con Walter, e approfitta del torpore dello Herengracht, e del fatto che la controllano meno, per ritagliarsi del tempo con lui allo Schouwburg.

Per tutta la fatidica cena da Jacob, Thea non aveva fatto altro che pensare alla terza misericordia a sinistra dell’altare della Chiesa Vecchia. L’impresa compiuta per proteggere se stessa e Walter la esaltava. Aveva provato a concentrarsi su ciò che gli altri dicevano mentre bevevano il tè, o quando Jacob suonava il clavicembalo, ma non riusciva a pensare ad altro che a ciò che aveva fatto per amore.

Ormai qualcuno doveva aver preso i soldi infilati sotto la misericordia, li aveva nascosti lì molto prima di domenica. Ciò che aveva fatto la esaltava, ma la faceva stare anche un po’ male. Si era resa conto di quanto la zia fosse arrabbiata con lei quando ancora erano a casa di Jacob, prima che la bufera si abbattesse sullo Herengracht.

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